Questo numero di “Nuvole” presenta un florilegio di recensioni dedicate ad alcuni libri che si interrogano, da diversi punti di vista, sul ruolo dello Stato, scelti tra una trentina di opere meritevoli di attenzione e che, a nostro giudizio, possono offrire una piattaforma intellettuale di buon livello per una discussione ordinata che sinora è mancata. Tra i titoli che proponiamo vi sono non solo opere di ispirazione “progressista” e “di sinistra”, ma anche alcuni testi eterodossi portatori di tesi discutibili, ma che nondimeno presentano a nostro giudizio un interesse intrinseco e un’apertura intellettuale tali da trascendere la collocazione degli autori. Molto semplicemente, il nostro scopo continua ad essere quello che ha animato una tradizione intellettuale benemerita della sinistra storica sintetizzata nell’espressione “conoscere per trasformare”.
Indice
- Stupendoman, Democrazia progressiva e democrazia odiosa
- Biasco, Due punti di vista sulla nuova fase del capitalismo
- D’Antoni, Piketty e la necessità di “correggere” il capitalismo
- Scacciati, Lo Stato innovatore di Mariana Mazzucato
- Floridia, Partiti e democrazia: un nesso necessario?
- Dogliani e Pallante, Presentazione di “Il deficit sistemico nell’Unione Europea”, di Armin Von Bogdandy e Michael Ioannidis
- Palme, Quanto capitalismo può sopportare la società
- Vadacchino, Viviamo nel mondo più pacifico mai esistito?
- Incontri e scontri – Repetto, Uno sguardo socialista polanyano sulla crisi