Questo numero 53 di Nuvole si occupa di scuola e di riforme istituzionali. Due importanti terreni in cui l’azione del governo suscita dubbi, preoccupazioni, sospetti. In entrambi i casi, a fronte di situazioni oggettivamente problematiche, segnate a tratti da vere e proprie criticità, la risposta governativa sembra non credere in un maggiore coinvolgimento degli attori sociali e politici, ma si propone di cercare una via d’uscita nell’introduzione di soluzioni verticistiche, la cui efficacia è data pregiudizialmente per assodata. Lo Stato e la scuola trarranno giovamento da una nuova stagione di decisionismo? O sarà solo l’occasione per indebolire le resistenze ai condizionamenti esterni?
Completano il numero due recensioni di libri sullo Stato, che si pongono in continuità con quelle pubblicate in Nuvole n. 52. Una riguarda l’ultimo libro scritto da Luciano Gallino, che è stato per noi un Maestro di rigore scientifico, un modello di impegno divulgativo, un punto di riferimento politico. Con lui, in passato, abbiamo discusso e collaborato. Oggi lo ricordiamo, continuando idealmente a dialogare e a cercare risposta ai molti interrogativi che il mondo contemporaneo ci pone.
Indice
1. Antonio Gramsci, Perché studiare il latino e il greco?
2. Maria Chiara Acciarini, A passo spedito verso una scuola ben poco democratica
3. Federico Repetto, L’egemonia della cultura pubblicitaria sull’educazione e il suo auspicabile declino
4. Roberto Albano – Marianna Filandri – Tania Parisi, Crediamo ancora nell’istruzione pubblica? Uno studio di caso in Piemonte
5. Enrico Lingua, Verso la fine della scuola pubblica tradizionale? Il caso delle Free Schools in Inghilterra
6. Alessandra Algostino, Contro una democrazia d’investitura e senza contropoteri
7. Mario Dogliani, Perché non basta dire di NO
8. Guido Ortona, Chi difende l’Italicum ha torto
9. Silvano Belligni, Circoli virtuosi e inclusione politica nel capitalismo democratico. A proposito di “Perché le nazioni falliscono?”
10. Andrea Ciattaglia, Il denaro, il debito e la doppia crisi di Luciano Gallino