di Lia Fubini
Se ne è andata troppo presto Marina D’Agati, sociologa, docente del dipartimento “Cultura, politica e società” dell’Università di Torino e collaboratrice di Nuvole per un lungo periodo.
I contributi scientifici di Marina spaziano dal gioco d’azzardo, di cui era un’esperta e stimata conoscitrice, al mondo della scuola, al tema delle fake news. Sulla scuola e sul gioco d’azzardo ha scritto anche per Nuvole. Era bravissima nel suo lavoro, precisa e competente. Ed è stata una collaboratrice insostituibile ai tempi in cui dirigevo Nuvole. Generosamente ha offerto la sua intelligenza, la sua passione, il suo tempo e le sue energie, senza mai voler apparire.
Per me Marina era un’amica speciale. Eravamo sempre in sintonia, quando lavoravamo insieme e quando scherzavamo. Aveva un incredibile sense of humor e con le sue battute riusciva sempre a mettermi di buon umore.
Mi è molto difficile ora scrivere per ricordarla, mi mancano le parole, non riesco a convincermi che non c’è più.
Nella mia mente si affacciano tanti ricordi. Un viaggio a Parigi nell’inverno di una decina d’anni fa, faceva freddo, spesso nevicava, ma camminavamo tutto il giorno alla ricerca di angoli nascosti, dei luoghi meno battuti dai turisti. Spesso abbiamo ricordato insieme il nostro vagabondare a Belleville, che non era ancora un quartiere alla moda come oggi. Dopo quel viaggio Marina è tornata a Parigi tante volte, se n’era innamorata. Quando passavo a salutarla nel suo ufficio mi raccontava del suo ultimo weekend parigino. Portava al collo una catenina con appesa una piccola Tour Eiffel .
E poi la ricordo quando lavoravamo insieme per Nuvole. Mi scriveva mail la sera tardi per commentare gli articoli, per farmi notare le incongruenze o gli errori, e alla fine della mail non mancava mai una battuta, una frase buffa, un commento ironico. Ho conservato le sue mail, non sono ancora riuscita a rileggerle.
Ho conosciuto Marina quando seguiva il mio corso di politica economica. Ogni tanto veniva a parlarmi, voleva approfondire qualche argomento di economia. Mi intimidiva quasi con la sua aria così seria. Solo conoscendola meglio ho colto i suoi aspetti divertenti, la sua voglia di scherzare e di ridere.
Mi ha cercata poi quando scriveva la tesi di laurea sul gioco d’azzardo. Era una tesi sociologica, ma ha voluto inserire una parte sugli effetti del gioco d’azzardo sul bilancio pubblico. Così ho seguito gli aspetti economici della sua tesi. Marina ha scritto una bellissima tesi, molto documentata, accuratissima. E dopo la tesi ha continuato a occuparsi di gioco d’azzardo, tanto da diventare in breve tempo una voce autorevole in materia. Riceveva continuamente richieste di articoli e di commenti sull’argomento da parte di giornali e riviste.
Marina si è occupata anche di scuola e di formazione. Per Nuvole ha curato in completa autonomia il numero 37 (febbraio 2009) “Per una scuola da promuovere”, che rimane ancora oggi un importante riferimento per chi si occupa del tema. Avevamo anche progettato di scrivere un libro insieme su scuola, formazione e lavoro.
Passando davanti al suo ufficio mi affacciavo sempre a vedere se lei era lì, se aveva il tempo per due chiacchiere. Ora so che quando passerò davanti al suo ufficio sentirò un nodo in gola.
Lia Fubini
Gli articoli di Marina D’Agati pubblicati su Nuvole:
Storia e gioco d’azzardo in Italia marzo 2003
Gioco d’azzardo: la crisi non abita qui settembre 2009
http://www.nuvole.it/wp/91-gioco-dazzardo-la-crisi-non-abita-qui/
La speranza di vita nella Russia post-sovietica ottobre 2009
Credere nella scuola? febbraio 2009